Nessuno può sentirsi veramente al sicuro se ha contro i potenti. Se poi a questi si aggiunge un perfido consigliere, allora prepotenza e malvagità mandano ogni cosa in rovina. Un’aquila aveva ghermito una tartaruga e l’aveva portata in alto nel cielo. Ma la tartaruga si era ritirata nel carapace e, così corazzata, non la si poteva ferire in alcun modo. Sopraggiunge volando una cornacchia, si avvicina all’aquila e dice: ” Certo con le unghie hai agguantato una preda così grossa, ma se non saprai come fare, non potrai mangiarla e il suo peso ti stancherà inutilmente”. Avuta la promessa che, in cambio del consiglio, le sarebbe toccata una parte della preda, la cornacchia suggerisce all’aquila di lasciar cadere la tartaruga sulla roccia perchè la corazza si rompa e lei possa mangiarsi l’animale. Convinta da questo suggerimento, l’aquila lasciò cadere la tartaruga e poi divise generosamente il pasto con la sua maestra. Così la tartaruga, che aveva avuto in dono dalla natura una tal protezione, rimase tuttavia indifesa contro quelle due e morì miseramente.
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