E’ una specie di caccia al tesoro quella che si scatena alla ricerca di offerte viaggi: trovare il volo a prezzo scontato, l’hotel che taglia sul costo della pensione completa, niente supplemento per la camera singola, sono tutte occasioni di risparmio da non lasciarsi sfuggire. Le offerte viaggi riguardano un po’ tutte le possibili combinazioni: solo gli spostamenti in aereo; solo l’hotel; il volo e l’hotel; lo “studia e lavora all’estero” per i giovani che vogliano, o debbano, provare a costruirsi un futuro lontano da casa; il relax; il divertimento… Ci sono i viaggi organizzati, i viaggi per single, viaggi dedicati alla scoperta degli sport estremi in Italia e alla fine l’obiettivo è quello di fare vacanze low cost. Le agenzie che vendono offerte viaggi e viaggi organizzati, o comunque pacchetti-viaggio, cercano in tutti i modi di venire incontro agli utenti potenziali, facendo attenzione alle richieste ma anche cercando di indirizzarle verso mete e periodi dell’anno che altrimenti sarebbero poco richiesti. E’ una questione di marketing. Ma perché si viaggia tanto? Delle motivazioni e dei profili che ne scaturiscono si occupa una branca della psicologia sociale. E non è strano, visto che nel viaggio mettiamo molto di noi, se è vero che partire alla scoperta del mondo è anche un modo per scoprire, o ritrovare, se stessi. Certamente non tutti partono con le stesse aspettative. Partono sia il turista che il viaggiatore, ma sono due personalità molto diverse che si muovono sulla spinta di bisogni diversi. Se il turista si accontenta di soddisfare i bisogni primari, che sono il cibo, l’acqua, il sesso e la pulizia degli ambienti in cui andrà a soggiornare, il viaggiatore vuole nutrire anche l’intelletto e si muove alla scoperta dello spazio fuori di lui. Il viaggiatore è curioso, cerca sensazioni eccitanti, ha bisogno di odori forti per sentirsi “altrove”, accetta i rischi di un viaggio di scoperta. Cose da cui rifugge il turista che preferisce i viaggi organizzati, o i viaggi per single se è in cerca di compagnìa; che insegue le offerte viaggi ma agli amici non lo dice, per non sminuire l’importanza della cifra che ha speso. La ricompensa per il viaggiatore è tutta mentale. Il viaggiatore è irrequieto, non cerca viaggi per single perché preferisce muoversi da single, cerca la libertà e vive il viaggio come sua massima espressione; non evita la solitudine; è modesto nelle esigenze e si porta un bagaglio leggero. A lui leofferte viaggi sicuramente interessano, così come le combinazioni economiche, le sistemazioni precarie o di fortuna, ma ovviamente evita come il fumo negli occhi i viaggi organizzati. Il turista è specularmente il suo contrario, si annulla volentieri nella massa e segue le suggestioni della moda. Per lui il viaggio è un bene di consumo e ha valore solo se è riconosciuto socialmente. Se, insomma, quando ne parla, suscita negli altri meraviglia e invidia per le sue possibilità economiche. Il consumatore-turista nasce con il diffondersi dei viaggi organizzati e delle vacanze low cost. Il consumatore-turista è’ più simile ad un animale addomesticato che all’animale selvatico che è nel viaggiatore. Il turista segue il trend, ama i villaggi con animazione, le spiagge attrezzate come luna-park, ed è capace di sopportare con stoica pazienza anche i ritmi a passo di marcia delle visite guidate. E i tour operator lo sanno!