A te sembrerà un gioco, e davvero io scherzo con penna leggera ora che non ho cose più impegnative da fare. Ma se guardi attentamente questi versi da nulla, quanta utilità vi scoprirai sotto! Non sempre le cose sono come appaiono. L’apparenza inganna molti, mentre solo una mente sveglia comprende ciò che il poeta, con molta cura, ha nascosto nel buio di un angolino. Perchè qualcuno non pensi che parlo senza cognizione di causa, aggiungo la favola della donnola e dei topi. Una donnola, ormai vecchia, non poteva più catturare i veloci topi. Così si rotolò nella farina e andò a mettersi in un cantuccio oscuro, come se niente fosse. Un topo, scambiandola per qualcosa da mangiare, le saltò addosso, ma fu acchiappato e gli toccò una morte violenta. Anche un altro si avvicinò, e poi un terzo. Alla fine si avvicinò un topo rattrappito dai molti anni, un topo che era sfuggito tante volte a trappole e lacci. Vedendo da lontano il trabocchetto della furba nemica, disse: “Salute a te, che te ne stai acquattata, se è vero che sei farina!”.

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