I topi furono sconfitti dall’esercito delle donnole, e il fatto si vede anche dipinto all’ingresso delle osterie. I topi furono costretti a ritirarsi precipitosamente e si accalcarono agli ingressi delle tane per non essere sterminati. E alla fine, sia pure a fatica, poterono mettersi in salvo, tutti meno i loro generali. I generali, infatti, per dare ai soldati un segno visibile della loro presenza durante la battaglia, si erano legati in testa delle corna, corna che gli impedirono di entrare ...
ContinuaSpesso è più saggia una sola persona che tutta una folla: questa favola lo farà sapere ai posteri. Un uomo, morendo, lasciò tre figlie: una bella, dallo sguardo seducente, e sempre alla ricerca di uomini; la seconda, un’onesta contadiina dedita a filare la lana; la terza, bruttissima e ubriacona. Il vecchio aveva nominato erede la loro madre a condizione che distribuisse alle tre figlie tutto il patrimonio in parti uguali ma in questo modo:”..che esse non possiedano nè abbiano l’usufrutto ...
ContinuaIl cinghiale, rotolandosi nella pozza, intorbidò l’acqua in cui il cavallo era solito abbeverarsi. Ne nacque una lite. Il cavallo, arrabbiato con il cinghiale, andò a chiedere aiuto all’uomo e, prendendolo in groppa, lo portò dove stava il nemico. Il cavaliere scagliò frecce contro il cinghiale, lo uccise e poi si dice che così si sia espresso:” Sono contento di esserti stato di aiuto così come mi avevi chiesto perchè ho catturato una preda e ho anche scoperto quanto sei ...
ContinuaSpinta dalla fame, la volpe cercava di prendere un grappolo d’uva da una vite molto alta saltando più che poteva. Ma non essendo riuscita nemmeno a toccare l’uva, andandosene così disse: “Non è ancora matura e non mi va di coglierla acerba”. Dovrà riferire a sè questa favola chi denigra a parole ciò che non è in grado di fare con l’agire.
ContinuaA te sembrerà un gioco, e davvero io scherzo con penna leggera ora che non ho cose più impegnative da fare. Ma se guardi attentamente questi versi da nulla, quanta utilità vi scoprirai sotto! Non sempre le cose sono come appaiono. L’apparenza inganna molti, mentre solo una mente sveglia comprende ciò che il poeta, con molta cura, ha nascosto nel buio di un angolino. Perchè qualcuno non pensi che parlo senza cognizione di causa, aggiungo la favola della donnola e ...
ContinuaEsopo, che era l’unico servo del suo padrone, ebbe l’ordine di preparare la cena prima del solito. Così, casa per casa, si mise a cercare il fuoco fin quando, finalmente, trovò dove accendere la lanterna. Poichè all’andata aveva allungato la strada, per tornare seguì delle scorciatoie e passò per la piazza. A questo punto, dalla folla, esce un importuno che gli chiede: “Esopo, che fai in pieno giorno con la lanterna?”. “Cerco un uomo” rispose Esopo e si allontanò in ...
ContinuaIl pavone andò da Giunone, a malincuore sopportando che non avesse dato a lui il canto dell’usignolo. L’usignolo sì che suscitava l’ammirazione di tutti gli uccelli, non lui che veniva deriso non appena emetteva un suono. Allora la dea, per consolarlo, così gli parlò:” Ma tu lo superi in bellezza, lo superi in statura; lo splendore dello smeraldo brilla sul tuo collo e con le tue piume dai molti colori apri una coda ornata di pietre preziose”. “A che mi ...
ContinuaUn tempo gli dei scelsero gli alberi che volevano mettere sotto la propria protezione. Giove scelse la quercia, Venere il mirto, Febo l’alloro, Cibele il pino ed Ercole l’alto pioppo. Minerva si meravigliò del fatto che gli dei preferissero piante che non danno frutto e ne chiese la ragione a Giove. Giove le spiegò il motivo: “Perchè non sembri che noi accordiamo l’onore in cambio dei frutti”. “Ma accidenti – disse Minerva – dicano pure quello che vogliono, a me ...
ContinuaChi rifiuta di vivere rispettando gli altri, in genere finisce col pagare il prezzo della propria arroganza. La cicala faceva un gran baccano che infastidiva la civetta, che usciva di notte a cercare cibo e di giorno dormiva nella cavità di un albero. La cicala fu pregata di tacere. Ma lei si mise a strillare ancora più forte. Le fu rinnovata la stessa preghiera, ma quella s’infervorò ancora di più. La civetta, come capì di non aver risolto nulla e ...
ContinuaA un agnello che belava in mezzo alle capre, un cane disse: “Stupido che non sei altro! Tua madre non sta qui” e gli indica lontano delle pecore che si erano staccate dal gregge. Ma l’agnello rispose così: “Non cerco quella che mi ha concepito per il suo piacere, che ha portato un peso ignoto per un certo numero di mesi e alla fine si è liberata del carico buttandolo giù. Io invece cerco quella che mi nutre offrendomi la ...
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